

Una famiglia, una terra, un vino che racconta una storia.
Le Cantine Jelasi Antonio 1881 nascono a Bianco, nel cuore della costa ionica calabrese, tra colline baciate dal sole e profumi di zagara che si perdono nel tempo. Da generazioni coltiviamo la vite con rispetto, passione e gratitudine verso una terra che ci dona uve preziose e tradizioni secolari.
La nostra storia affonda le radici nel 1881, quando Antonio Jelasi diede inizio a un cammino fatto di cura artigianale, amore per il vino e orgoglio calabrese. Oggi, come allora, custodiamo quell’eredità con dedizione, trasformando le nostre uve in vini che parlano di identità, territorio e memoria.
Tra i nostri fiori all’occhiello, il Greco di Bianco DOC, passito straordinario dal sapore antico e avvolgente, simbolo della nostra cultura e del nostro legame con la storia vitivinicola della Calabria.
Siamo una cantina di famiglia che guarda al futuro con lo stesso spirito con cui è nata: con autenticità, qualità e un profondo amore per la propria terra.
Greco di Bianco DOC: L’anima antica della Calabria nel calice
Sulle coste ioniche della Calabria, là dove il sole accarezza la terra e il mare racconta storie millenarie, nasce il Greco di Bianco DOC, un vino passito raro e prezioso, custode di una tradizione che affonda le radici nell’antichità classica.
Questo vino straordinario prende il nome dal borgo di Bianco, incastonato nella Riviera dei Gelsomini, dove ancora oggi i filari si affacciano al mare e le vigne raccontano una storia millenaria. La leggenda narra che un tralcio di vite giunse qui nell’VIII secolo a.C. insieme ai coloni greci, e da allora il vitigno Greco continua a vivere e produrre i suoi frutti su queste terre uniche.
Un patrimonio millenario
Il Greco di Bianco è uno dei vini più antichi d’Italia, citato persino dal poeta Esiodo nel VII secolo a.C. nelle sue Le opere e i giorni. Ancora oggi, il procedimento di appassimento delle uve, stese al sole su graticci di canna o direttamente sulla pietra, resta fedele alla tradizione: un rito antico che trasforma il frutto in un nettare dorato, dalle intense note di zagara, agrumi canditi, miele e mandorla.
Il vitigno si distingue per il suo grappolo compatto e dorato, e cresce su terreni rari, caratterizzati da una marna bianca chiamata “agghiocana”, ricca di minerali e oligoelementi che donano al vino una struttura elegante e una mineralità distintiva.


Un vino che parla di coraggio e di mito
Il Greco di Bianco è molto più di un vino dolce: è memoria, territorio, identità. Si racconta che durante la battaglia tra Locresi e Crotoniani nel VI secolo a.C., furono proprio le sue gocce dorate a infondere forza e coraggio ai guerrieri locresi, conducendoli alla vittoria contro ogni previsione.
Amato dagli antichi Romani, era considerato un elisir prezioso, prescritto durante le convalescenze e le febbri malariche per le sue virtù ricostituenti. Un vino “di meditazione”, come lo definì Luigi Veronelli, celebre enologo e scrittore, che lo descrisse come “una gemma dal colore dell’oro e dai riflessi ambrati”.
L’essenza della Calabria nel bicchiere
Morbido e avvolgente, il Greco di Bianco racchiude i profumi di una terra di sole e mare: zagara, bergamotto, miele e mandorla si fondono in un sorso elegante, dal gusto piacevolmente dolce e fresco. Ogni bottiglia è un viaggio sensoriale che racconta secoli di storia, passione e resistenza.
Nel silenzio dei vigneti ad alberello, allevati secondo l’antico metodo greco, si custodisce un segreto che sopravvive al tempo: quello di un vino eterno, che continua a incantare chi sa ascoltarne la voce.
